Calpestare il Tibet è come toccare il confine del cielo. Il Potala Palace di Lhasa sorge rosso contro il cielo azzurro; davanti a Jokhang, devoti si prostrano mentre la fumo sacro porta secoli di fede.
In direzione del lago Namtso, l’acqua sacra luccica come seta, circondata da montagne innevate e praterie con yaks. Alloggiare in tenda vicino al lago, la Via Lattea sembra raggiungibile con la mano.
A Nyingchi, i peschetti in fiore contrastano con la neve, mentre il fiume Nyang serpenta tra valli smeraldine. Nei villaggi tibetani, il tè con burro e le leggende di Gesar rivelano la calore e la purezza della piattaforma.
Un’ode spirituale alla terra pura delle nuvole